Pochi anni prima che io nascessi, a Milano, il Signor Z decideva di costruire un gruppo di tre condomini 400 km più a sud, a Jesi, in una zona allora quasi periferica ma che ben presto sarebbe diventata “a due passi dal centro”. Una costruzione moderna per l’epoca, con tanto di garage sotterraneo, ascensori, caldaie centralizzate, ed un grande piazzale in comune tra le tre palazzine. Su questo spazio comune si affacciavano altri box per le automobili e locali da adibirsi a uffici. Uno, più grande di tutti, sulla destra del piazzale, scendendo nel cortile dalla strada.

Per qualche anno trovò sede nell’ampio e spazioso ufficio il distaccamento locale dell’Enel. Quando si trasferirono, parte del locale venne trasformato in un altro box e acquistato da un privato, il resto rimase vuoto e adibito a magazzino. Qualche anno dopo il proprietario dell’ampio e luminoso ufficio rimasto vuoto ricomprò dal condomino il pezzetto che una volta era parte dell’ufficio ma era poi diventato box, e ripristinò la struttura originaria.

Ho lavorato qui per molti anni, quando l’ampio e luminoso locale aveva mantenuto le sembianze di ufficio, con i pavimenti in marmo, i grandi termosifoni sotto i finestroni, i soffitti altissimi e i due bagni uomini donne.

Nel 2010 ho buttato giù l’ampio e luminoso ufficio, e l’ho trasformato nella mia nuova casa. Ho messo il riscaldamento a pavimento, ho abbassato il soffitto, ho riunito i bagni e ne ho ricavato un altro. Ma anziché cercarmi un locale dove lavorare , magari in centro a Jesi, ho deciso di tenere una quarantina di metri quadri da utilizzare come studio, con un’entrata separata ed una porta scorrevole a dividere dal resto della casa, realizzando così una casa-ufficio.

Perché io lavoro su web, foto, grafica, e non mi serve molto spazio. I miei strumenti di lavoro sono computer, stampante, scanner, e poco altro.

Questa parte che ho tenuto per me corrisponde esattamente all’angolo ex-ufficio, poi box, poi ritornato ufficio e quindi studio dell’abitazione.

Al catasto di Jesi era identificato come particella 18.